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GANG BANG: IL "MANIFESTO" PROGRAMMATICO DELLA RIVISTA E GLI AUTORI COINVOLTI



Gang Bang: la testata


"Dar vita a una testata a fumetti da leggere (anche) come atto politico" con queste parole, apparse nell'articolo Gang Bang, o del fumetto come bene comune, Andrea Voglino ha presentato la nuova rivista di fumetti che il quotidiano il Manifesto e le Edizioni BD si apprestano a dare alle stampe.

Gang Bang, questo il nome, che ha come fonte di ispirazione le grandi (e classiche) riviste che a partire dagli anni '60 hanno reso vivo ed effervescente il panorama fumettistico italiano. Riviste che come "il primo Linus, il Corriere dei Ragazzi di Giancarlo Francesconi, e poi Frigidaire, Orient Express o Comic Art non sono stati solo dei contenitori di fiction. Si sono mostrati anche formidabili veicoli per far circolare storie, culture, tesi e linguaggi altri rispetto a quelli consueti."


"Autori del calibro di Micheluzzi, Magnus, Pazienza e molti altri hanno usato la letteratura disegnata per ridisegnare ognuno dal proprio punto di vista fatti di cronaca, frammenti di vita, eventi epocali, denunce, istanze. Dentro creazioni come Johnny Focus, lo Sconosciuto o Zanardi, realtà e fantasia andavano a braccetto: e fatta salva l'impossibilità di sbrogliare le vicende inventate degli eroi di carta da quelle fin troppo reali che facevano da sfondo alle loro avventure, il messaggio traspariva in filigrana, tradendo passioni, visioni, idiosincrasie di scrittori e artisti."


Dopo questa ambiziosa introduzione, Voglino parla dei contenuti di Gang Bang: "porta la firma di Il Manifesto ed Edizioni BD e sarà in edicola e libreria a fine anno. Piombo rovente e manici di scopa - la storia presentata sul numero odierno di Alias, l'allegato settimanale di cultura del quotidiano - ne introduce la filosofia ed è stata scritta e disegnata da due esordienti (altro atto politico: per un quotidiano è una prima assoluta). Fra qualche mese, a tener compagnia a questa sparuta avanguardia provvederà un cast artistico stellare"


Ma chi saranno mai queste stelle? Presto detto: autori che non hanno davvero bisogno di presentazioni, gente del calibro di Giuseppe "Cammo" Camuncoli, Mauro Cicarè, Andrea Mutti, Walter VenturiVincenzo Sirianni (l'esordiente autore della storia pubblicata su Alias), Stefano Casini, Luca Enoch, Michele Petrucci, Sergio Ponchione, Roberto Recchioni, Matteo Casali, Diego Cajelli, Tito Faraci, Angelo Farracuti e Pakal (l'altro esordiente autore della storia odierna di Alias)


Che dire? La promessa di un cast stellare decisamente non era esagerata.

il numero di Alias oggi in edicola in cui
potrete trovare la presentazione della rivista

1 commento:

Debris ha detto...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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