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CHRISTOPHE BEC RITROVA STEFANO RAFFAELE PER RACCONTARE L'APOCALISSE (E SI BATTE PER SARAH)

Promethée
copertina del quarto volume della serie
Tutti i giorni, inesorabilmente, una serie di fenomeni catastrofici e inesplicabili si susseguono sempre alla stessa, fatidica ora, le 13:13. Dopo l'improvvisa riemersione del Titanic, quasi non toccato dal tempo trascorso sotto l'oceano, gli studiosi individuano in un misterioso atollo al largo delle Bahamas una possibile spiegazione agli eventi. Una équipe di coraggiosi scienziati si reca sul posto per cercare di svelare il mistero...

Questa, per sommi capi, è la trama dell'ultima serie creata da Christophe Bec, sceneggiatore francese divenuto ormai un maestro del thriller misterioso, che si avvale dei disegni di due straordinari disegnatori italiani Alessandro Bocci e Stefano Raffaele (autore di 16 tavole ma che, a partire dal sesto volume della serie, subentrerà a Bocci in veste di disegnatore regolare).

tavola 9


tavola 33
tavola 37

Dal Blog di Christophe Bec apprendo, inoltre, che la Depuis ha sospeso la pubblicazione di Sarah, serie horror scritta da Bec per i disegni di Raffaele (pubblicata anche in Italia da Comma 22), con il secondo volume. La serie, stando a quanto scrive Bec, si sarebbe dovuta concludere con il terzo tomo. "Una scelta che danneggia gli autori" dichiara l'autore "ma che danneggia anche i lettori. Sembra che stiano facendo delle mie serie un caso particolare e che abbiano ingaggiato nei miei confronti una politica di distruzione di massa, per questo motivo ricorrerò a tutti i mezzi possibili per far valere i miei diritti. Il problema, duqnue, è che la serie si fermerà lì e non sarà ripresa né terminata da un altro editore, e per questo motivo mi batterò affinché sia conclusa. Se siete stati lettori della serie vi consiglio sin da ora di rendere l'editore partecipe del vostro malcontento scrivendo a questo indirizzo di posta elettronica: edito@dupuis.com"


Sarah vol.1
copertina dell'edizione francese


Un consiglio che mi sento di estendere anche ai lettori italiani che rischiano, non per colpa dell'editore italiano, di aver gettato al vento i loro soldi. 

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