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PAOLO RIVERA: THE MAKING OF DEVIL 1


Devil


Martedì scorso è stato distribuito in tutte le fumetterie il primo numero della nuova serie mensile dedicata a Devil. L'uomo senza paura, accantonata la ventennale (se si considera anche il periodo trascorso in appendice ai Fantastici Quattro) convivenza con l'incredibile Hulk, questa volta avrà al suo fianco due comprimari più in linea con le tematiche dark e metropolitane che, da dopo l'avvento di Frank Miller, caratterizzano le sue avventure.

La Panini Comics, nel tentare questa nuova avventura editoriale, è stata molto brava a sfruttare il rilancio statunitense del personaggio culminato con la conclusione della brutta saga intitolata Shadowland e con la conseguente chiusura e riapertura della serie dedicata al diavolo rosso. Dopo anni di avventure decisamente borderline i vertici della Marvel hanno deciso di affidare il rilancio del personaggio a un team creativo desideroso di rivoluzionare l'approccio narrativo (si ritorna a tematiche un po' più leggere e vicine alle origini del personaggio). Mark Waid, Paolo Rivera e Marcos Martin hanno decisamente affrontato il difficile incarico con molto entusiasmo e altrettanta passione.

A testimonianza di questa passione mi sembra simpatico proporvi un post pubblicato da Paolo Rivera sul suo Blog, un post nel quale il disegnatore statunitense ha spiegato il procedimento per la realizzazione di una singola vignetta (pubblicata anche in Italia a pagina 2 di Devil e i cavalieri Marvel 1.


Daredevil # 1 pagina 1 (dettaglio)


"Lo scorso marzo" - scrive Rivera - "mentre stavamo sviluppando la serie di Daredevil, ho trascorso un mese in Florida a casa dei miei genitori. Qui sotto c'è una foto di me che provo a mettermi nella giusta posizione di spalle. Spesso ho qualche problema a rappresentare le persone di spalle, specialmente quando il braccio inizia dove finisce il dorso. Ho preso anche una referenza per la mano destra, ma questo mi serviva di più per una pagina successiva".

I segreti di Rivera: "mio padre usa Brut. Il gene non è stato trasmesso..."


"Di seguito potete vedere i vari passi della realizzazione della pagine, dal bozzetto allo studio della prospettiva fino alla versione definitiva. In questa fase stavo ancora componendo la tavola digitalmente via light box, un passaggio che adesso salto grazie alla mia stampante. In questa illustrazione potete anche vedere la mia intenzione originale di disegnare il vetro decorato. Una intenzione sfumata per via delle deadlines."

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"Infine, mio padre ha chinato le mie matite originali. Finché sono stato a casa è stato facile lavorarci su. Ho terminato creando digitalmente i margini e apportando piccole correzioni. Ho rapidamente imparato che le mie matite hanno bisogno di essere più nette, in modo che possano rappresentare cosa ho intenzione di raccontare. Per spiegare ciò che intendo, qui sotto a destra, ho fatto sì che gli alberi fossero in primo piano , che non toccassero quindi le mura. Come ho detto, c'é minor bisogno di fare correzioni."





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4 commenti:

Roberto D'Andrea ha detto...

Considerazioni sparse:
1) la Panini ha messo il Daredevil "dark" insieme a Hulk (e prima anche ai FQ) per 20 anni e ora mette questo Daredevil "solare" in una testata (dal titolo orripilante) con personaggi "dark" e che portano pure sfiga visto che hanno fatto chiudere tutte le testate.
2)I figuri che decidono in Panini hanno maltrattato Daredevil dal 1988 e continuano. Era molto meglio fare un trimestrale monografico chiamato "daredevil" e basta.
3)Mark Waid è lo scrittore meno adatto alla serie. Avrei preferito nettamente un Brian K. Vaughn o Brian Azzarello.

Superheld ha detto...

Se Shadowland è stata brutta (e così, in effetti, è stato), questo rilancio non è stato meno insoddisfacente. Negli Usa la collana non ingrana e non è certo se continuerà ad uscire o se sarà rilanciata in qualche modo (magari con una nuova serie).
Le scelte di panini, come al solito, sono discutibili. Ma fino ad un certo punto: arroccata alle politiche editoriali della Corno (!), non hanno avuto il coraggio di presentare Devil in un monografico vero. E forse avevano ragione. L'attuale situazione di mercato non permette sperimentazioni di questo genere.

Però... però, tra qualche mese Devil potrebbe ritrovarsi solo! Negli Usa, la collana di Ghost Rider ha chiuso (e di progetti di rilancio in vista del film non se ne parla). Anche Punisher potrebbe chiudere da un momento all'altro.
Cosa sarà di Devil tra qualche mese nessuno lo sa.
Ma forse, arrivati a questo punto, non è il caso di cominciare a prendere in considerazione l'idea di seguire Devil in lingua originale?
E poi chi vi dice che in casa panini non facciano tornare Devil sotto la gonnella di Hulk tra qualche mesetto?

Anonimo ha detto...

Io avrei messo Devil con il Punitore e Moon Knight senza collane inutili tipo Ghost che non mi piaceva negli anni 70 perchè ero un ragazzino....lo gradivo un pò nei 90 nella sua versione vigilante....non mi interessa leggerlo nel nuovo secolo.
Su Devil....sospendo...sono un suo fan da anni ma in mano a bendis,maleev e quesada è un personaggio che a me è parso non girare e lo ho trovato sempre più distante dal Matt Murdock che amavo.
Shadowland...mi è bastato annusarla sugli albi originali per non leggerla assolutamente in Italiano...tanto strampalata è sembrata a me....Matt Murdock che diventa leader della Mano con uno Harvey Dent da strapazzo!!!!
La Marvel attuale è nel pieno della confusione.
Mark Waid a me non piace...negli ultimi anni solo flop....moscia la sua Legione....mosci i suoi FQ.... solo la sua gestione di Flash e la collana Ruse della Crossgen salvo.
Non so se è l'autore adatto a Devil su cui ci sarebbe bisogno di autori tipo Miller o Simonson del XXI secolo che fossero capaci di rilanciare collane tipo Devil o Thor come all' epoca furono capaci di fare i sopra detti autori.
Certo tanto è cambiato dal 1979 di Devil o dal 1983 di Thor....però spero:)

Superheld ha detto...

Io avrei dedicato a Devil un monografico bimestrale di 48 pagine a 2,80 euro.

Un albo tutto-Devil per la gioia degli appassionati. Un albo che avrebbe convinto coloro che seguono Devil in lingua originale (e non sono pochi) a tornare in italiano.
Se non erro, in Spagna la panini propone (o ha proposto) Devil in un monografico.

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