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CON MOLTO GARBO E ALTRETTANTA IRONIA SCOTT LOBDELL RISPONDE ALLE CRITICHE DEL WEB

Scott Lobdell, nel ritratto ufficiale pubblicato sul sito
della DC Comics; ritratto modificato, però, sul web dai suoi detrattori che
scrivono: "Scott Lobdell o è un cattivo femminista o un pessimo scrittore -
probabilmente entrambe le cose"


Strana carriera quella di Scott Lobdell. Catapultato agli onori della cronaca negli anni '90 all'indomani della defenestrazione di Chris Claremont da Uncanny X-Men, il quasi carneade scrittore (al suo attivo all'epoca aveva solo una manciata di storie di Alpha Flight) con la sua lunga gestione dei titoli mutanti riuscì a conquistarsi l'affetto di molti fans. Proprio quando la sua carriera sembrava essere all'apice, Lobdell fu allontanato dalla Marvel e dai Fantastici Quattro, di cui aveva appena iniziato a occuparsi (pare su richiesta di Claremont, ritornato in pianta stabile alla casa delle idee con un ruolo di scrittore/editor e scrittore subentrante proprio sulla testata del Fantastico Quartetto).

Dopo l'addio alla Marvel, si sono perse un po' le tracce di Scott Lobdell, impegnato su serie edite da case editrici minori del panorama statunitense (a memoria ricordo qualcosa prodotto per la Aspen e la IDW Publishing) finché Bob Harras, consultando la sua agenda, lo ha contattato per coinvolgerlo nell'operazione di rilancio dell'universo DC, il New 52. In breve Lobdell è diventato uno degli scrittori di punta del nuovo universo DC, occupandosi dapprima di Giovani Titani, Superboy e Cappuccio Rosso per poi approdare su Superman. Una crescita professionale, però, che non gli è valsa necessariamente le simpatie della critica internauta, che spesso, a dispetto della buona qualità del suo lavoro, lo bersagliano con critiche anche durissime. E il buon Scott Lobdell, come risponde a queste critiche?

Con puro aplomb anglosassone sul web, dove non risponde mai ai suoi critici, neppure a quelli più veementi, e con molta ironia sulle pagine dei fumetti. Un esempio? Ecco un paio di vignette tratte da Red Hood and the Outlaws #32. Nella prima, sottolineando con molta ironia il fatto che le critiche siano prevalentemente virtuali, fa esclamare a Roy Harper, offeso da una ologramma, "ma davvero sono stato schernito da un ologramma razzista?"


"Ma davvero sono stato schernito da un ologramma razzista?"

Ma la vera e propria stoccata ai suoi detrattori arriva in questa vignetta, dove lo scrittore, per bocca della procace Starfire, afferma:

Starfire risponde ai detrattori di Lobdell

"Quel che viene scritto su Internet non vuol dire che sia condiviso dall'intero pianeta. Non ha importanza quanto desiderino che ciò che scrivono sia vero". Un po' come a dire, scrivete pure quel che volete, il vostro giudizio vale davvero poco! Che vi piaccia o meno, davvero una lezione di stile da parte di Scott Lobdell.

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