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DAVE GIBBONS: "DOPO AVER REALIZZATO WATCHMEN, ALAN MOORE E IO PENSAMMO DI REALIZZARNE UN PREQUEL, MA SUBITO DECIDEMMO DI LASCIAR PERDERE"


Dave Gibbons


Sono trascorsi solo pochi anni dal lancio in pompa magna di Before Watchmen, discutibile operazione artistico-commerciale attraverso la quale la DC Comics ha provato a rinverdire (come se fosse necessario) il brand creato da Alan Moore e Dave Gibbons con Watchmen. A conti fatti, oltre a far scatenare la (compostissima) rabbia di Moore e a un effimero successo commerciale, di Before Watchmen oggi non è rimasto molto, forse solo  un pugno di miniserie ottimamente disegnate prive però di spunti interessanti, capaci (se lette... nel modo sbagliato) più che altro di sminuire il vigoroso impatto narrativo creato dall'opera originale. Quello di cui non tutti, forse, sono a conoscenza è che l'idea di realizzare un prequel di Watchmen era già stata presa in considerazione dagli autori originali. A raccontarlo, nei dettagli, ci ha pensato il disegnatore (e co-creatore dell'opera) ai microfoni di Back Issue (interessantissima rivista edita da TwoMorrows Publishing che, se volete, potrete compare in versione digitale collegandovi a questo link), il cui ultimo numero è dedicato agli eroi della Charlton (e alle loro fortunate rivisitazioni).

Copertina di Back Issue #79
dedicato agli eroi Charlton e al loro "trasloco"
sotto le effigi della DC Comics
Ecco un breve stralcio dell'intervista.

Back Issue: Dopo aver terminato Watchmen, Alan ha avuto forti contrasti con la DC. Prima che ciò avvenisse, ho sentito dire che avevate preso in considerazione la realizzazione di uno spin-off dedicato ai Minutemen. C'è qualcosa che mi puoi rivelare in proposito? 

Dave Gibbons: Immediatamente dopo la conclusione del nostro lavoro su Watchmen, ci chiedemmo se c'era qualcos'altro che potessimo fare con quei personaggi. L'unica idea che ci venne in mente fu quella di realizzare una specie di prequel. Volevamo fare qualcosa che somigliasse a un fumetto delle Golden Age. Avrebbe dovuto trattarsi di un albo singolo, o al massimo una miniserie di due numeri. Albi di 64 pagine stampati su una carta molto scadente, caratterizzati da una colorazione molto grezza nel tipico stile naif dei fumetti della Golden Age (esperimento che fu poi realizzato, quasi un decennio più tardi, con la miniserie 1963, pubblicata da Image Comics).
La cosa che avrebbe potuto essere estremamente interessante è che noi eravamo perfettamente a conoscenza di quale sarebbe stato il destino di ciascuno dei protagonisti. Avremmo, però, avuto l'occasione di osservarli in un periodo un po' più innocente delle loro vite, prima che gli eventi degenerassero. 
In realtà ci limitammo a parlarne brevemente, ci sembrò subito evidente che sarebbe stato meglio se avessimo lasciato Watchmen come un opera conclusa, lasciando ai lettori la libertà di immaginare cosa avrebbe potuto accadere. In fin dei conti, all'interno della serie erano già presenti degli inserti riguardanti la storia dei Minutemen e ritenemmo che questi scorci di passato sarebbero stati più significativi del rivelare fin nei minimi dettagli il passato dei personaggi. 

Il Comico
Illustrazione di Dave Gibbons tratta dal
portfolio realizzato dall'autore per la Francia

E deve essere accaduto proprio mentre stavano discutendo di tutto questo che Alan cominciò a disamorarsi della DC. Ricordo che avemmo una discussione durante la quale ci dicemmo scherzosamente che con l'editore avremmo dovuto parlare di questo progetto solo per via epistolare. Nelle lettere avremmo dovuto comunicare solo attraverso la realizzazione di personaggi rappresentanti versioni baby dei nostri eroi (un po' come le versioni degli eroi Marvel realizzate da Skottie Young). Quando la DC ci avrebbe, infine, chiesto cosa stessimo combinando gli avremmo risposto: "crediamo che avete male interpretato le nostre lettere. Non stavamo parlando di Minuteman, ma di uomini minuti". 

Ozymandias

BI: Prima che i rapporti tra Alan e la DC precipitassero, avevate pensato ad altre storie che avrebbero potute essere ambientate nello stesso universo o che avrebbero avuto avere come protagonisti gli stessi personaggi? Avete mai pensato a dei sequel o a dei prequel? 

DG: No, abbiamo parlato solo di Minuteman. Non avevamo assolutamente alcuna intenzione di realizzare alcun sequel o prequel. Uno dei momenti più critici nella relazione tra la Alan e la DC è stato quando fummo informati delle loro intenzioni di realizzare degli spin-off con protagonisti i personaggi di Watchmen, qualcosa come "il Diario di Rorschach" o "i memoriali dal Viet-Nam del Comico". Non volevamo che queste opere fossero realizzate e l'idea della DC fu, da molti diversi punti di vista, davvero una pessima idea. 

Idea, che come tutti ben saprete, è rimasta per un ventennio in un limbo prima di concretizzarsi in Before Watchmen e scatenare, definitivamente le ire di Alan Moore.

Rorschach

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