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GIOVANI, MULTIETNICI E POVERI: ECCO I NUOVISSIMI, COMPLETAMENTE DIFFERENTI, AVENGERS DI MARK WAID, ADAM KUBERT E MAHMUD ASRAR!


Copertina di Alex Ross
per il lancio degli
All-New All-Different
Avengers

La voglia di rinnovamento che sembra aggirarsi con insistenza negli uffici della Marvel non sembra conoscere alcuna pausa. Mentre nella realtà narrativa del fittizio Universo Marvel imperversano le Secret Wars, nella realtà quotidiana che si respira negli uffici della casa editrice  i cambiamenti in arrivo non sembrano davvero essere da meno.

Giorno dopo giorno, senza celare un pizzico di furbizia commerciale, trapelano indiscrezioni sempre più interessanti riguardo quello che sarà il completamente (o quasi) rinnovato Marvel Universe. Un vero e proprio mix di novità assolute, rilanci di personaggi che (anche, e forse soprattutto, grazie al "trattamento" cinematografico) potrebbero presto trovarsi al centro della scena (basti pensare al Doctor Strange, ma non solo, visto la già annunciata pellicola incentrata su Black Panther), alcune conferme e soprattutto una totale apertura alla eterogeneità (sia razziale che sessuale) dei personaggi.

Se a Jeff Lemire sembrano essere state affidate le redini narrative delle testate mutanti (a quanto pare gli X-Men oltre a essere temuti e respinti per la loro diversa natura genetica, saranno anche (auto?)esiliati lontano dal loro pianeta madre), il delicatissimo compito di gestire la serie ammiraglia (sia su carta che al cinema) della casa editrice, gli Avengers, è stato affidato a Mark Waid (reduce da un apprezzatissimo ciclo di episodi su Daredevil).

Per evidenziare il netto stacco con il passato (recente e non) la collana cambierà testata in All-New All-Different Avengers, e contrariamente a quanto accaduto nella gestione di Jonathan Hickman, conterà su un cast di eroi meno vasto. Ad affiancare Waid ci penseranno Adam Kubert e  Mahmud Asrar.

"Mi piace molto il fatto che, in definitiva, nel gruppo ci sia solo un bianco" ha dichiarato Waid ai microfoni del Wall Street Journal. Quel bianco sarà Tony Stark (a.k.a. Iron Man), ma questo non vuol dire che mancheranno eroi molto familiari ai lettori della testata. "Siamo stati fortunati perché il caso ha fatto sì che al momento Thor a Cap fossero nello loro attuali incarnazioni. E' per questo che il gruppo risulta essere così composto con un solo bianco, e questo è più di quanto potessimo aspettarci quando abbiamo iniziato" ha aggiunto Tom Brevoort.

"Quello che stiamo provando a fare è qualcosa che non è mai stato compiuto sin dalla prima apparizione del super-gruppo nel lontano 1963: raccontare una storia che riveli le origini di un gruppo che viene ricostruito dalle fondamenta" spiega Waid. E proprio a una radicale ricostruzione
sarà sottoposto il supergruppo che, altre a Capitan America, Iron Man e la nuova Thor, annovererà tra le sue fila Miss Marvel, una teenager musulmana e di origini pakistane, Nova, altro teenager di origini latinoamericane, e l'ultimate Spider-Man, un ragazzino di colore. A completare i ranghi ci sarà Visione, l'androide recentemente rilanciato nel film Age of Ultron.

"Credo che questa varietà ci dia una più ampia possibilità di raggiungere un più vasto spettro di lettori che potrebbero riconoscersi nei personaggi e investire su di essi" ha dichiarato Brevoort.

Questa, naturalmente, non sarà l'unica collana dedicata agli eroi più potenti della Terra, e alcuni misteri dovranno assolutamente essere svelati. Stando alle dichiarazioni di Waid, infatti, prima della costituzioni di questo gruppo nella nuova realtà Marvel non esisteranno i Vendicatori, e la Avengers Tower (per ragioni non rivelate) sarà fuori dai giochi, e come se non bastasse questi nuovi vendicatori non disporranno delle disponibilità illimitate dello S.H.I.E.L.D. né tanto meno dei finanziamenti di Tony Stark. Insomma, i nuovi Avengers saranno decisamente in linea con i tempi, multirazziali e senza il becco di un quattrino.

All-New All-Different
Avengers

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