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INNOVARE O TORNARE (E RISPETTARE) ALLE ORIGINI? BOTTA E RISPOSTA TRA JOHN BYRNE E DAN SLOTT


Spider-Man: Chapter One e Big Time
due dei rilanci, firmati rispettivamente da John Byrne e Dan Slott,
cui nel corso degli anni è stato sottoposto Spider-Man


Il forum di discussione di John Byrne è il luogo ideale per molti lettori di fumetti, appassionati di super-eroi, un po' conservatori, uno spazio insostituibile per discutere delle storie più recenti o per ricordare, non senza un pizzico di nostalgia, le grandi opere del passato.

L'autore canadese è il mattatore del forum, che gestisce con piglio autoritario, enorme passione e altrettanta verve polemica. E' naturale che gran parte degli utenti si rivolgano a lui per chiedergli le sue opinioni sulle attuali evoluzioni narrative dei comics. Ed era inevitabile che qualcuno gli chiedesse di esprimere la sua opinione sul(l'ennesimo) rilancio di Spider-Man targato All-New All-Different Marvel (nel quale Peter Parker, finalmente cresciuto, oltre alla tutina dell'Uomo Ragno, vestirà i panni del CEO di una azienda di sviluppo e produzione tecnologica).

La cosa interessante è che anche Dan Slott è un frequentatore di Byrnerobotics. La sua presenza ha dato vita a una discussione molto interessante (nonostante la scarsa voglia di John Byrne di ragionare costruttivamente con il collega) che ha messo a confronto due visioni diametralmente opposte di intendere i comics, ma entrambe degne di rispetto.

All-New All-Different Amazing Spider-Man
illustrazione di Alex Ross
A fungere da spunto alla discussione sono le parole di Dan Slott (deus-ex-machina delle testate di Spider-Man da oltre otto anni ormai) che in una intervista rilasciata alla webzine newsarama, nel presentare la nuova direzione impressa alla più classica testata dedicata all'uomo ragno, ha dichiarato: "Peter Parker è cresciuto. E' diventato la persona che abbiamo sempre sperato che diventasse. Questa azienda, con le sue invenzioni e la sua intraprendenza arriverà a conquistare nuove vette" (QUI trovate l'intervista completa, in inglese).


Un piatto troppo invitante per John Byrne che scrive: "Slott, naturalmente, esprime la posizione sin troppo comune tra alcuni appassionati che il Cambiamento è buono. E una rapida scorsa agli ultimi quaranta anni, o suppergiù, di pubblicazioni ci mostra quanto bene abbia funzionato!"

La discussione prosegue amabilmente, tra una considerazione seria e qualche battuta ironica, i lettori giungono, in buona sostanza alla conclusione che Peter Parker è una persona dotata di una intelligenza fuori dalla norma, non dimentichiamo, infatti, che da ragazzino ha inventato gli spara-ragnatele.

la sensazionale She-Hulk
di John Byrne
Tirato in ballo, interviene lo stesso Dan Slott che scrive: "per essere gentile, Mr. Byrne, molte delle sue migliori run su serie Marvel/DC Comics, sono cominciate con la premessa che il cambiamento è buono. Hulk e Bruce Banner vengono separati. Namor utilizza le ricchezze dell'oceano per diventare un ricco magnate. Le origini di Superman da Krypton fino alla sua permanenza a Smallville sono state cambiate. She-Hulk è diventata una serie comica ed ha assunto la capacità di rompere la quarta parete e parlare direttamente con i lettori. E così via... Si tratta di paragoni ragionevoli, giusto?" 

La risposta di Byrne non tarda, ed ecco che l'autore risponde puntualmente a ognuno dei punti sollevati da Slott: "Permettimi di analizzarli singolarmente. La separazione tra Hulk e Banner c'è stata, ma qualcuno ha mai detto che era permanente? No. Lo sfruttamento delle ricchezze dell'oceano da parte di Namor era già stato fatto da Stan e Jack. Il cambio di origini di Superman era stato già compiuto molte volte in precedenza, e comunque questo non ha comportato un cambiamento del personaggio. Le nuove "attitudini" di She-Hulk non hanno cambiato il personaggio. Dici e così via, come che cosa? Credi che siano casi analoghi. In sintesi, il problema è proprio questo". 

Ecco la replica di Slott: "Tecnicamente potrei dire che si potrebbe dare la stessa risposta data per la separazione tra Hulk e Banner,  in relazione al mio ultimo lungo ciclo narrativo, Superior Spider-Man, con lo scambio delle menti tra Peter e il Doc Ock. Ed anche a proposito di qualsiasi grande cambiamento dello status quo che viene apportato all'inizio di un ciclo narrativo o di un evento. Provi ad immaginare se avessimo avuto questa discussione quando il suo ciclo su Hulk era solo all'inizio. Alcune delle obiezioni che sta muovendo contro questo nuovo ciclo narrativo sono state sollevate in un momento in cui nessuno ha ancora letto la storia. Negli ultimi due anni e mezzo questa è stata la testata che ha venduto meglio tra quelle ambientate nell'Universo Marvel. Credo che il team creativo al lavoro sulla serie si sia guadagnato sufficiente fiducia affinché la gente legga almeno il primo numero.  
una vignetta tratta dalla serie di She-Hulk
scritta da Dan Slott
disegno di Juan Bobillo

Per quanto riguarda l'utilizzo delle ricchezze dell'oceano da parte di Namor, in un albo tra tutti quelli su cui era comparso in precedenza aveva utilizzato le ricchezze per diventare un magnate del cinema. Lei, però, ha preso questo dettaglio, lo ha estrapolato e prodotto una serie straordinaria! Alla stessa maniera, abbiamo preso alcune delle idee di Stan e Steve -- la capacità di Peter di realizzare delle invenzioni straordinarie -- e le abbiamo estrapolate per raccontare un nuovo straordinario capitolo della sua vita.
Sulle origini di Superman, non sono d'accordo. Nel corso della sua run ha effettuato alcuni fenomenali cambiamenti. Specialmente nel suo approccio riguardo la vita di Clark a Smallville. Le cose che lei ha raccontato nella sua gestione del personaggio erano dei cambiamenti -- cambiamenti che sono stati adottati in qualsiasi storia di Superman che ne è seguita, da Lois and Clark fino a Superman Adventure e Smallville. In questi casi, e molta gente sarà d'accordo con me, i suoi cambiamenti erano migliorie! 
E sono in disaccordo anche per quanto riguarda i cambiamenti apportati al personaggio di She-Hulk. Il modo in cui lei ha cambiato il personaggio è stato radicale. E' diventata completamente diversa da come era nella run di Savage She-Hulk scritta da David Anthony Kraft o in quella degli Avengers di Stern e anche nella sua run dei Fantastici Quattro. Nella sua gestione di Sensation She-Hulk ha dato al personaggio la licenza di essere sciocca, un po' fuori di testa, e un po' più ottimista rispetto a chiunque ne avesse raccontato le avventure prima di lei. I GRANDI cambiamenti apportati al suo carattere permangono ancora oggi per perdere i favori che lei ha fatto guadagnare alla serie".

Foto di gruppo del cast dei Fantastici Quattro
disegni di John Byrne


A questo punto, la replica di John Byrne è lapidaria: "Come ho detto, il problema è ovvio. Ed è tuo".

La discussione tra gli appassionati, ovviamente, va avanti. Un lettore afferma: "Mi piace l'idea che Peter utilizzi la sua intelligenza per guadagnare qualcosa. So che c'è la tendenza a immaginarselo sempre con lo studente delle superiori squattrinato, ma troppa rassegnazione e oscurità alla lunga son noiose" "E tu sai quando è stato deciso che quelle caratteristiche avevano stancato?" chiede al forumista Byrne, poi aggiunge: "TU HAI PRESUNTO CHE FOSSE GIUNTO IL MOMENTO DI ANDARE OLTRE. Non ti sei chiesto se i fumetti e i personaggi debbano cambiare in base alle tue necessità. Né lo hanno fatto gli scrittori, i disegnatori e gli editor che non si interessano più di compiacere il numero sempre minore di persone che si pongono queste domande."

Dan Slott
il timoniere di Amazing Spider-Man
in una illustrazione di Todd Nauck
Indirettamente tirato in ballo, Dan Slott a questo punto interviene nuovamente nella discussione: "Ho affrontato questo stesso argomento un sacco di volte. Tuttavia credo che ci possano essere delle eccezioni. Come nel caso di qualsiasi credo, se si è troppo rigidi, questi potrebbe soffocare e sopprimere le buone idee che potrebbero rappresentare le eccezioni alla regola. A esempio, quando raccontasti la storia in cui Sue ebbe l'aborto -- e alla fine del successivo arco narrativo dichiarò che non sarebbe più stata la ragazza invisibile e che dal quel momento sarebbe stata la donna invisibile. Era il Marvel Universe che andava avanti e progrediva. E questo avveniva dopo essersi inceppato per un bel po' di tempo, perché questo era un buon cambiamento. 
In un'epoca in cui ogni telefono è dotato di una fotocamera e nel quale i quotidiani stanno morendo, non avrebbe più senso che Peter lavori come fotografo. 
Quando Ed Brubaker realizzò la sua run leggendaria su Capitan America, revisionò ciò che aveva fatto James Buchanan Barnes durante la seconda guerra mondiale. Immaginatevi un film come Captain America: the first Avenger con Bucky che indossa la sua mascherina rossa. All'audience attuale una cosa del genere risulterebbe buffa, giusto? Se Ed e il suo team non avessero raccontato le storie del Soldato d'Inverno, non avremmo mai avuto un film come Captain America: The Winter Soldier che moltissime persone considerano come uno tra i migliori dieci film di super-eroi. (Superman: The Movie continua naturalmente a tenersi stretto il primo posto. :-) 
Così come ci sono elementi che credo dovrebbero essere sempre presenti per ogni generazione di lettori, ce ne sono altri che bisognerebbe avere la libertà di poter cambiare, in modo che la Marvel  possa continuare ad essere importante e rappresentare "il mondo al di fuori della nostra finestra... oggi!"
E... alle volte... incasinando i concetti che sembrerebbero immutabili si possono scuotere le cose a raccontare delle storie davvero divertenti! Avventurarsi su territori proibiti può alle volte catturare il lettore e interessarlo. Se i fumetti accusassero sempre l'esigenza di giocare sul sicuro, sarebbero su un triste viale del tramonto. 
una ammiccante e ironica
tavola di She-Hulk
di John Byrne

Quante persone hanno apprezzato la trasformazione di Flash Thompson in Venom/Agent Venom? Quando cinque anni fa apportammo il cambiamento, i fan di Eddie Brock erano davvero furiosi. Facciamo un balzo in avanti di cinque anni... il personaggio ha avuto una grande run di Rick Remender, è stato nel cast di Secret Avengers, è entrato a far parte dei Guardiani della Galassia e adesso si appresta a diventare il protagonista di una nuova serie in solitaria che racconta la sue prime avventure nello spazio profondo! E' stato trasporto in cartoni animati, videogame e varie action figures. Sono stato ad alcune convention -- e a ognuna di esse ho visto almeno un cosplayer che impersonava Flash Thompson/Agent Venom! Questo è stato un cambiamento divertente -- e tutto è scaturito dall'idea che il ragazzo che originariamente faceva il bullo con Peter, qualcuno che aveva da sempre fatto di Spider-Man il suo idolo avrebbe avuto l'opportunità di diventare una versione distorta del del suo idolo -- un coraggioso militare che utilizzava le sue strane nuove abilità per servire la sua nazione. E ha funzionato! 
Per farla breve: non c'è una regola assoluta. C'è qualcosa che va detto in difesa della difesa del passato, ma c'è anche qualcosa che detta in difesa del cambiamento. 

Capitan America e il Soldato d'inverno
illustrazione di Steve Epting per una delle parti più alte della
straordinaria run di Ed Brubaker


Giusto il tempo che un forumista accenni al fatto che: "citare come esempio il Capitan America di Ed Brubaker su questo non forum non è propriamente una buona idea..." interviene ancora Byrne che, sprezzante, proprio in riferimento al Cap di Brubaker scrive "Discutere con qualcuno che ha una così profonda e ricca conoscenza dei personaggi e delle loro storie, mi riempie sempre il cuore di gioia."

Ed ecco, pronta, la replica di Slott: "Leggo fumetti da oltre 40 anni. Li amo e li rispetto a qualsiasi epoca essi appartengano. Ho amato vedere Superman alzare macini sopra la sua testa. Ho amato leggere il suo Superman che alzava Space Shuttle. E' corretto divertirsi con Batman e Robin camp di Adam West e Burt Ward... mentre allo stesso tempo si apprezza l'approccio moderno di Chris Evans e Sebastian Stan nei panni di Cap e Bucky. Non credo che sia una opinione sbagliata o confutabile. E' semplicemente la mia opinione, ciò che mi diverte, e quella che sono autorizzato ad avere".

"Prova a mettere tutta la tua conoscenza all'interno dei tuoi lavori, qualche volta. Potrebbe rendere più divertente la lettura." è la risposta di Byrne. L'atmosfera si fa tesa, i due autori non si risparmiano qualche stilettata. Poi per fortuna, Slott torna a parlare della sua visione di Spider-Man:


La Cosa
disegno di Andrea di Vito
"Amo raccontare le storie di Spider-Man. Mi piace interagire con il suo cast di comprimari, i suo avversari e le straordinarie caratteristiche del suo mondo. Ma se ti aggrappi solo a queste cose -- ma non puoi continuare a rigirare sempre intorno alle stesse cose senza provare a rendere il personaggio fresco e divertente. Non riesci ad attrarre lettori se non gli fai capire che in ogni momento può accadere qualsiasi cosa. Le critiche che state muovendo adesso non sono molto diverse dalle lamentele che si sollevarono prima che iniziasse Superior Spider-Man. "Perché lo stai facendo? Pensa ai bambini!" Ma (scusami se non sei un fan o se non hai apprezzato Superior...) ha funzionato!
Nuovi lettori hanno cominciato a comprare la serie! Persone che-non-avevano-mai-visto-una-cosa-del-genere-su-un-fumetto-di Spider-Man e che volevano disperatamente sapere (due volte al mese)... "e adesso cosa succederà?" Questa è la cosa più divertente che possa accadere! E' il lato pericoloso e elettrizzante di essere -- come scrittore -- nei panni di Scheherazade! Diavolo, un giorno mi ha telefonato Stan Lee, perché voleva sapere cosa sarebbe successo dopo! Al di là del fatto che con quella run abbiamo guadagnato lettori -- abbiamo potenziato la serie rendendola una dei best seller della Marvel -- e abbiamo mantenuto con noi quei lettori quando Peter è tornato. (Così, in risposta a tutti coloro che si sfregano le mani mentre affermano che non ci sono più nuovi lettori o che il fumetto sta morendo, questo è il caso in cui i lettori sono drasticamente aumentati!).  E per quanto riguarda i lettori dagli 8 ai 10 anni? Ci abbiamo pensato quando abbiamo sviluppato Superior! E non abbiamo pensato che rappresentassero un problema. Anche se pensate che questi lettori non si preoccupano di cinquanta anni di storie del ragno -- quei ragazzi, grazie ai film e ai cartoni animati -- conoscono benissimo Spider-Man. E si sono molto emozionati al cambiamento!

[...] I Fumetti Marvel, con un criterio analogo a quello che si utilizza al cinema, sono sottoposti a un rating per aiutare i lettori a trovare la serie più appropriata alle diverse età. E' per questo che titoli come Ms. Marvel o Silver Surfer sono più appropriati ai ragazzini. Questo getta una luce diversa su quello che viene inteso come ottima scrittura dei Comic Book -- che poi è proprio quello di cui stiamo discutendo. Sì. Perché se hai il metro di giudizio di un bimbo di sette anni, SAGA è distante anni luce da quello che si intende come ottima scrittura. WATCHMEN è distante anni luce. Così come lo sono il DARK KNIGHT, LOVE & ROCKETS, HELLBOY, NEXT MEN, HEAVY METAL, VELVET, CRIMINAL, WALKING DEAD, NEMESIS e alcuni dei più bei fumetti venuti alla luce in questo medium."

Il contributo alla discussione di Dan Slott finisce qui. Un lettore, infatti, gli fa i complimenti per la sua cortesia e per la pazienza con la quale ha risposto alle tante domande, critiche e osservazioni. Senza mai cadere nel tranello delle (infinite) provocazioni. "Non credo di aver detto nulla che possa giustificare il livello di sdegno presente qui dentro. Ma questo è il vostro forum, con le vostre regole. Devo, però, ammetterlo, in qualità di uno dei vecchi 50 fedeli e da grande appassionato del lavoro di Byrne, alcune cose fanno male :-( Credo di dovermi prendere una  pausa".

una splash page tratta dal ciclo di Namor
realizzato negli anni '90 da John Byrne

La pausa che concede lo scrittore di Amazing Spider-Man, rilassa con tutta probabilità distende un po' i nervi di John Byrne, che con tutta rilassatezza inizia a parlare con più serenità di quella che è la sua visione dei fumetti.

"L'illusione del cambiamento significa che, quando li si osserva nel complesso, personaggi/ambientazioni/storie ecc.. restano sempre gli stessi. I personaggi invecchiano, si sposano, hanno dei bambini, diventano CEO ecc... questi sono cambiamenti REALI. Non c'è nulla di illusorio riguardo questi cambiamenti. 
Se Peter Parker, studente delle scuole superiori, lascia la sua ragazza e, alcuni numeri dopo, si fidanza con un'altra ragazza, questa è l'illusione del cambiamento. E' ancora Peter Parker, è ancora uno studente delle scuole superiori. Ha ancora una ragazza. 
Se la ragazza di Peter viene uccisa, questo è un cambiamento REALE. E' qualcosa che segna una linea divisoria tra un momento e l'altro della storia di un personaggio. Crea uno snodo tra un PRIMA e un DOPO. 
C'è una grande differenza tra tornare a quando mi incontravo con Liz e tornare a prima che Gwen morisse.

Quando cominciai a lavorare in Marvel, tra gli scrittori c'era un mantra. Non volevano creare nuovi personaggi perché "non volevano dare alla Marvel il prossimo Spider-Man". La maggior parte delle persone che ripetevano questo mantra, nei loro momenti migliori, non ha creato neppure la pallida ombra di Spider-Man, ma quello era il periodo in cui cominciava a circolare un po' di scaltrezza, scrittori e disegnatori stavano iniziando la loro crociata contro il Male che rappresentava una corporazione come la Marvel. 
Questa mi sembra per lo più la stessa mentalità che circola in questi giorni. Uno scrittore realizza una storia in cui Zia May si trasforma nel Fenomeno, è uno scenario che non aggiunge né sottrae nulla. Non ci sono rischi di "creare" qualcosa che possa essere "perduto" in favore della Marvel. 
Soldi. I soldi cambiano tutto. Quando ho cominciato la mia carriera, tutto ciò che desideravo era giocare con dei giocattoli davvero fighi. Non ero affatto preoccupato che la Marvel si appropriasse delle mie brillanti creazioni. Gli ho DATO Alpha Flight senza batter ciglio. Stupido? Qualcuno potrebbe dire di sì. Ma non i lettori. Loro mi ringraziarono. 

Nella prima storia dei Fantastici Quattro che ho letto, il team incontrò il Dottor Destino. L'incontro diede l'occasione di raccontare un flashback che ci riportò ai giorni del college di Reed. Sue fu rapita. Reed, Ben e Johnny furono catapultati indietro nel tempo alla ricerca del tesoro di Barbanera. Lo trovarono. La Cosa diventò Barbanera. Un enorme tubo di scarico distrusse la nave sulla quale di trovavano. Tornarono al presente solo per essere imprigionati da Destino, che voleva ucciderli in maniera lenta e dolorosa. Sue li salvò. Destino fu sconfitto, ma riuscì a scappare. Un singolo albo. 
Per quel che costa un fumetto di questi tempi, non è QUELLO che dovremmo dare ai lettori in OGNI SINGOLO ALBO?"


Alpha Flight

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Per quello che può valere, a me piacerebbe leggere di zia May che diventa il Fenomeno anche se suggerirei un codename come Aunt Cittorak ed una atmo fantasy come quella di un vecchio racconto di Man-Wolf o di Skull the Slayer. In quella realtà un clone deforme di Cornelius Van Lunt regnerebbe nel terrore provocato dai suoi Razorbacks scatenati alla ricerca del ribelle Fred-a-Star, ibrido di Tommie Tip Tap e di Harry Osborn. Testi di Ann Noenti e disegni di Bret Blevins o di Angel Medina. Chissà la faccia di Byrne...

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